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lvi introduzione

i primi quattro, sesterni, e il quinto, di otto fogli, contengono la Vita Nuova e rime varie di Dante; gli altri, tutti sesterni, contengono il Convivio. Evidentemente il quinto fascicolo fu accresciuto di due fogli perchè potessero entrarvi tutte le rime varie di Dante; ed è notevole che mentre di queste si cominciò la trascrizione nel tergo della carta sul cui retto era terminata quella della Vita Nuova, il Convivio ha inizio in un quinterno nuovo, e la prima carta di esso fu lasciata bianca, come s’era fatto anche nel primo quinterno del codice per la Vita Nuova. Tutto è però scritto dalla medesima persona, e per tonnare un solo volume, come dimostra la progressiva numerazione, originale, dei fascicoli in grosse cifre romane in testa a ciascuno, la qualità e la rigatura della carta, e la somiglianza delle miniature. Il codice è legato in mezza pelle e cartoni. Fece parte dell’insigne raccolta messa insieme nel sec. xviii dall’ab. Matteo Luigi Canonici veneziano e acquistata dalla Bodleiana nel 1817.

1a Comincia una operetta dello illutrissimo poeta Dante alighieri difirenze chiamata uita nuoua.

33a Finis Amen.

33b Cominciano le canzone del chiarissimo poeta Dante alighieri nobilissimo e plechlaro cittadino fiorentino. Cosi nel mio — 35a Donna chauete — 36a Donna pietosa — 37a Gli occhi dolenti — 39a O voi che per la via — 39b Ballata i uo — 40a Spesse fiate — 40b Amor el cor — Quantunque volte — 41a Era venuta — 41b De peregrini — Oltre la spera — 42a Voi che intendendo — 43a Amor che nella mente — 44a Le dolci rime — 46b Amor che muoui — 48a Io sento — 49a Al poco giorno — 50a Amor tu vedi — 51a Io son venuto — 52a E minchrescie — 53a Poscia chamor — 55a La dispietata mente — 56b Tre donne — 58a Doglia mi reca — 60b Amor da che — 62a Io mi son pargholetta — 62b Al falsa ris.

65a Chomincia una expositione didante alighieri poeta fiorentino sopra tre sue chanzone chiamata chonuinio proemio.

189a Amen. Deo. gratias.

Quanto alle divisioni della Vita Nuova e alla distinzione in paragrafi, tutto è come in Marc. X, 26.

Il copista fece alcune correzioni nei margini e fra le linee, e, se son suoi, pur con segni d’espunzione (c. 1a, 2b, 22b): altre correzioni e supplementi fece una seconda mano di non molto posteriore (5a, 7b).

Cfr. Mortara, Catalogo dei Mss. italiani Canoniciani d’Oxford, col. 128.

38. Biblioteca dell’Università Cornell di Ithaca, New York
Mss. D. 51

Codice cartaceo del principio del sec. xvi (1513), di pp. 186. Appartenne già alla Biblioteca Vallicelliana di Roma (v. qui appresso a p. lix); venne nel 1858 in proprietà dell’avv. Michele Cavaleri