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anni 1274-1289 69

della mirabile salute nullo nemico mi rimanea; anzi mi giungea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a qualunque m’avesse offeso, e chi allora m’avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente amore, con viso vestito d’umiltà.»1 Segue la descrizione del suo dolore, e il ritrarsi, e il piangere, e l’addormentarsi poi «come un pargoletto battuto, lacrimando;» occasioni vere, ove si educò l’ingegno del poeta a quelle così sentite ed efficaci espressioni, in che non fu eguagliato da niuno, se non fosse dal solo Shakespear. Del resto chi pesasse tutte le parole del testo, ne trarrebbe ragioni da dubitare se forse tutti questi schermi fossero veramente tali, e non più, al cuore giovanile di Dante. Ma sarebbe inezia andar cercando di ciò; e ad ogni modo dal testo medesimo, e da quanto segue si vede essere sempre stata Beatrice come il suo primo, così il suo principal affetto e pensiero. Appresso alla quale poi difendevasi allora Dante con parecchie poesie dirette oramai a lei stessa a cui a «era conosciuto alquanto il

  1. V. N. p. 14.