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fu mandata mai da Firenze ad Arrigo. A una prima mandatale dall’imperadore, "avea risposto per parte della Signorìa Betto Brunelleschi, che mai per niuno signore i Fiorentini inchinarono le corna"1. Una seconda mandata da Tortona e narrata dal vescovo di Butrinto, che n’era, non fu nemmeno lasciata entrare in città. Bensì, fin dal 26 aprile richiamarono parte de’ loro fuorusciti2; ed a’6 settembre par che facessero una seconda amnistia, ma di quelle che s’eludono colle eccezioni. Effettuaronsi quattrocento ventinove persone o famiglie3e Dante fu compreso in questi. Certo, noi tra la nostra civiltà ammireremmo più compiutamente Firenze, se ammettendo i fuorusciti che il buon Imperadore voleva far rientrare in ogni dove, avesser respinti solamente que’ vicarii a cui ammettere si voleva rinnegare la pace di Costanza e i diritti conceduti da tanti Imperadori, o conquistati con tanto sangue de’maggiori: ma ad ogni modo, ei fu per li Fiorentini e lor resistenza,