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BELLINI | 51 |
che la Musica sia il celeste favellìo delle Anime, prima che venissero sulla terra. Cuori pieni di austerità antica, alla solennità jeratica, con che ha principio la Tragedia della Norma, all’Inno feroce di guerra, alle parole rotte dall’ira e dalla tenerezza, ove la fiera sacerdotessa alza il pugnale sopra i fanciulli dormienti, alle tragiche lagrimose note mormoranti il supplizio estremo, vedrete vivi e severi Eschilo, Sofocle, Euripide, Shakespeare.
Armonie rivelatrici delle passioni del cuore umano, voi chiudete in tutta la loro efficacia la verace ragione dell’Arte, il vanto imperituro della Patria. La voce di questo secolo che sorge tramanderà ai tempi lontani il tuo nome, o Bellini, poi che il Genio, emanazione di Dio, sta saldo nelle vicende dei secoli.