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SENTIMENTALE | 21 |
Siccome un inglese non viaggia per vedere inglesi, io m’avviai alla mia camera.
VIII. | CALAIS |
M’accorsi ch’io solo non poteva ombrare tanto quel corridojo donde io passava tornandomi alla mia camera; ed era di fatti monsieur Dessein, padrone dell’hôtel, tornato appunto da’ vespri, che col suo cappello sotto l’ascella mi veniva dietro officioso per farmi risovvenire del mio bisogno. Io aveva già bell’e cancellata dal mio libro quella désobligeante; e monsieur Dessein parlandone, si ristrinse nelle spalle, come se non la facesse per me: e però mi si piantò subito nel cervello che quella derelitta spettasse a qualche viaggiatore innocente il quale tornando al paese l’avesse rimessa nell’onestà di monsieur Dessein che le trovasse padrone alla meglio. Quattro mesi erano scorsi da che era venuta a riposarsi nel cantuccio
rincontro dell’altra. A’ tempi di Shakspeare gli Adoni inglesi si chiamavano Viaggiatori in gondola (comm. As you like it, atto iv, sc. i.) perchè Venezia allora era la Sibari dell’Europa; ma pare che Venere mezzo secolo fa, quando Yorick scriveva, avesse traslocata la sua sede, e si compiacesse più de’ vis-à-vis, che delle gondole. A’ dì nostri la Diva crede inutili i nascondigli.