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Ode quinta.
VOTO AD APOLLINE.
Comincia Saffo, quest’ode, facendo coraggio a se stessa per disporsi al salto fatale, e la chiude pregando Apollo, acciò l’assista in quel punto funesto.
Alma, che più! Di Leucade
Ecco il sacrato sasso:
Ardita a questo accingiti
Irrimeabil passo.
Tempo è che omai decidasi
La tua funesta sorte:
Sia de’ tuoi affanni il termine,
O libertate, o morte.
Se andrai dell’orco orribile 1
Ne i regni oscuri e mesti,
Del nome tuo memoria
Più non sperar, che resti.