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NOTE

Dell’Ode quinta.


(1) Presso di Stobeo tract. de amen. Si trova questo altro frammento di Saffo.

Mortua quidem jacebis; neque unquam postea memoria tui exstabit. Non enim particeps es rosarum ex Pieria provenientium, sed obscura ad Orci domus ibis, neque te quisquam videbit; postquam ad umbras exiles advolaveris.

(2) Veggasi nelle notizie istoriche, (p. 36) che qui presso seguono, dove si spiega questo fatto di Venere, quando saltò dalla rupe Leucadia.

(3) Quì finisce il poema: E forse con la vita della nostra poetessa. Quest’ultim’ode è a mio parere alquanto debole, per cui convien credere, che il timor della morte prevalesse in Saffo alla speranza di guarire dalla sua infelice passione.