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Per te, di te sol avida,
Disposte oltre il costume
Più fresche avea, più morbide,
Nuove e non tocche piume.
Ma nell’ardor che m’agita,
Tutto ripieno il petto,
Sorgo: Te cerco: E a premere
Torno l’ozioso letto.
Teco talor credendomi,
Te chiamo a nome in vano;
Te spesso usata a stringere
Cerca l’ingorda mano.
Al destro latro volgomi,
E bacio il loco amato,
Dove d’amor compivasi
Il sacrifizio usato.
Bacio quel loco, e memore 2
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