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     Quel bel trapunto e nitido
Fregio che il sen ti adorna,
Ove con l’alme grazie
Lo tessoFonte/commento: Pagina:Verri - Le avventure di Saffo e la Faoniade, Parigi, Molini, 1790.djvu/15 Amor soggiorna;
     Quel, ch’ogni vezzo amabile
Racchiude in se distinto;
Quello pietosa accordami
Vago mirabil cinto. 3
     Cede ogni cor più rigido
Al suo poter sovrano;
Lo stesso Giove immobile
A quel resiste in vano.
     Con esso in Ida ornandosi
La Dea sorella e moglie,
Di Giove in sen rinascere
Fe’ le sopíte voglie.
     Se a lei rival, magnanima
Ne concedesti il dono;
Io, con più dritto il merito,
Che tua seguace io sono.
     Questo a me presta, o Venere,
E ad onta ancor del figlio,
Questo mi renda amabile
Del mio Faone al ciglio.