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92 | LORENZO GHIBERTI. |
che nella mia età non vidi cosa pitta fatta con tanta perfezione. In essa è tratto del naturale Giotto e Dante, e’l maestro che la dipinse, cioè Taddeo, in detta chiesa era sopra alla porta della sagrestia una disputazione di Savi e’ quali disputavano con Cristo d’età d’anni dodici fu mandata in terra più che le tre parti per murarvi uno concio di macigno per certo l’arte della pittura viene tosto meno.
Maso fu discepolo di Giotto. Poche cose si trovano di lui non siano molto perfette. Abbreviò molto l’arte della pittura; l’opere che sono in Firenze ne’ Frati di sant’Agostino in una cappella perfettissima era la porta di detta Chiesa la storia dello Spirito Santo era di grande perfezione e allo entrare della piazza di questa Chiesa è uno tabernacolo ve dentro una nostra Donna con molte figure intorno con maravigliosa arte fatte fu eccellentissimo. Fece ne’ Frati minori una cappella nella quale sono istorie di santo Silvestro et di Costantino imperatore, fu nobilissimo e molto dotto nell’una arte e nell’altra. Sculpì meravigliosamente di marmo e una figura di quattro nel campanille. Fu dotto nell’uno e nell’altro genere. Fu uomo di grandissimo ingegno. Ebbe moltissimi discepoli furono tutti peritissimi maestri.
Buonamico fu eccellentissimo maestro: ebbe l’arte da natura, durava poca fatica nell’opere sue. Dipinse nel monistero delle donne di Faenza, è tutto egregiamente di sua mano dipinto con moltissime istorie molto mirabili. Quando metteva l’animo nelle sue opere, passava tutti gli altri pittori, fu gentilissimo maestro. Colorì freschissimamente. Fece in Pisa