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Argumento di questa presente storia.


Le cose le quali fatte furono nell’anno quinto decimo dello imperio di Tiberio Cesare imperadore de’ Romani, e di Erode figliuolo di Erode re di Galilea, nell’anno X del suo principato, all’ottavo calende d’aprile, ch’è a dì XXV di marzo, nel consolato di Rufino e di Leone, nell’anno quarto della dugentesima seconda olimpiade, sotto i principi de’ sacerdoti de’ Giudei Anna e Caipha; e le quali, dopo la croce e passione del Signore fatte da’ principi de’ sacerdoti e li altri giudici, Nicodemo in ebraiche lettere in istoria scrisse1.