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questa Città e Diocesi, a cui furono dedicate le Bandiere de’ suoi concittadini e quelle de’ circostanti paesi, rinnova a favore di Carlo Alberto i prodigj di tutela e trionfo, di cui questa sua prediletta patria conserva monumenti così gloriosi. — Maria SS. infine che è terribile come accampamento bene agguerrito, che è la torre e la fortezza da cui pendono mille scudi e tutte le armi de’ forti che è la sovrana protettrice del Regno Sabaudo, copre già col suo manto trionfale il Re co’ suoi eserciti, e nel Santuario della Consolata gli tien preparato (come speriamo) il posto per un nuovo trofeo. — Così le Milizie civiche e comunali, a cui S. M. si degna commettere con piena fiducia la guardia della sua Reale Famiglia e la custodia dell’ordine pubblico, si faranno incontro colle loro bandiere alla Bandiera Sovrana che tornerà a noi cogli allori delle riportate vittorie! Questo nostro Piemonte, che come scrisse l’immortale autore del Primato d’Italia, posto alle falde delle alpi è come la guardia della penisola, destinato a velettare da suoi monti ed a schiacciare tra le sue forze ogni estranio aggressore, canterà avverate le Speranze d’Italia dell’Eccellentissimo Presidente del Consiglio dei Ministri di Stato? Questa valorosa Città infine, questa patria di eroi, che quasi presaga del glorioso avvenire preludeva la prima fra tutte co’ suoi viva, colle sue fiaccole, co’ suoi stendardi ai prossimi trionfi di Carlo Alberto, rinnoverà fra l’effusione del gaudio i suoi viva ripetendo: Viva Pio IX! Viva Carlo Alberto! Viva l’Italia!

Colla ferma fiducia che questi Nostri presagj si avverino presto, e che al Pasquale Alleluia si possano sposare gli Osanna della vittoria e gl’inni di ringraziamento all’Altissimo, Noi vi raccomandiamo di nuovo le già prescritte preghiere per Sua Santità, pel Re, per l’Esercito, per tutto lo Stato, e vi compartiamo con particolare espansione di cuore la pastorale benedizione.

Asti dal Palazzo Vescovile il 1° aprile 1848.
+ FILIPPO VESCOVO
Francesco Cavallito Segretario