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per Tito Livio, che le Romane Colonie mandate fuori si tenevano Popoli liberi, solo riconoscendo Roma, per l’alto Dominio.

[Cosa notabile de’ Popoli Insubri, ò Cenomani.] Che se Trento, secondo Tolomeo, è Città ne’ Cenomani (come si trova principalmente Brescia) tali Popoli si tennero Socij: non sudditi de’ Romani, come scrive Polibio, e l’approva Livio. Et è notabile, che de’ Popoli Insubri, ò Cenomani, al dir di Cornelio Tacito lib. II. si cavavano tal’hor Huomini scielti in evento di supplir’ al numero de’ Senatori di Roma; il che sia qui detto in passando.

[Cosa notabile d’Ottaviano Augusto.] Doppo l’Imperio stabilitosi da Giulio Cesare si diedero à Trento Leggi da gl’Imperatori in conformità di reggere, come facevano, i Popoli assolutamente con real Scettro, massime sotto Cesare Ottaviano Augusto, qual fù propenso al Trentino Paese, in riguardo del Passo, che stimò molto, e come dissi, lo fece ampliare; e de’ Vini Retici, ò Trentini, de’ quali si dilettò, come dirò altrove.

[Governo de’ Goti a Trento] Da i Goti si resse Trento con Leggi anzi barbare, e tiranniche; se non che il Dominio del Re Teodorico fù provido, e commendabile; poiche, oltre il recinto fatto della Città, & il Castel Verruca fabricato in Dos Trent, come signor d’Italia, ch’egli era, tenne con ogni buon ordine questa Città, come quella, che fà frontiera in Posto di gelosia.