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Osservazioni generali intorno allo stile italico. | 99 |
la favola dice che Dedalo, venutovi fuggendo da Creta, fu architetto di opere colossali1.
APPENDICE VII.
Si possono ridurre a tre le varie opinioni sull’origine della decorazione geometrica e sulla sua diffusione in Italia nella civiltà italica:
1.ª La decorazione geometrica è un trovato proprio delle stirpi ariane, che ne portarono i germi nella loro emigrazione in Europa, e li svilupparono poi nelle rispettive sedi. La tesi è sostenuta dal Semper nel suo lavoro Der Stil, dal Conze nel suo Zur Geschichte der Anfänge griech. Kunst, e dal Conestabile nella dissertazione: Sopra due dischi di bronzo antico italici del Museo di Perugia, già altrove citata.
Quest’opinione è insostenibile, essendo la decorazione geometrica estranea precisamente al periodo più arcaico della civiltà italica indigena.
2.ª La decorazione geometrica, sorta e sviluppatasi in Grecia, fu poi di là trasportata in Italia. La tesi è rappresentata dal
- ↑ Sui Pelasgi ved. A. Vannucci, Storia dell’Italia antica, vol. I; L. Schiaparelli, I Pelasgi nell’Italia antica, Torino, 1879; Micali, L’Italia avanti il dominio dei Romani, I, pag. 181; II, pag. 157; Storia antica dei popoli italici, I, pag. 195; Petit Radel, ved. Il Museo pelasgico d’Italia e d’altre regioni (Biblioteca Mazarino a Parigi); cfr. Bollettino e Annali dell’Ist. Corr. Arch. di Roma. 1829, 1830, 1831; C. A. De Cara, Le necropoli pelasgiche d’Italia e le origini italiche, Roma, 1894; V. Di Cicco, Le città pelasgiche nella Basilicata (in Arte e Storia, gennaio, 1896); L. Mauceri, Sopra un’acropoli pelasgica esistente nei dintorni di Termini Imerese, Palermo, 1896; A. C. De Cara, Gli Hethei-Pelasgi in Italia. Opuscoletti vari tratti dalla Civiltà Cattolica, serie XVI, vol. XI-XII; E. Lattes, Di due nuove iscrizioni preromane trovate presso Pesaro in relazione cogli ultimi studi intorno alla quistione tirreno-pelasgica, con 3 tavole (Rendic. d. Acc. Lincei. Classe di Scienze morali, Ser. V, vol. II e III. Cfr. Pigorini in Boll. di paletnol. ital., 1889, fasc. 7-9, pag. 201-202 (Le città pelasgiche italiane).