Pagina:Tragedie di Euripide (Romagnoli) VI.djvu/312

NOTE ALL’«ANDROMACA»


Pag. 57, v. 18. - Foco, figlio di Eaco e della Nereide Psamate.

Pag. 63, v. 6. - Le Simplegadi erano due grandi rocce all’ingresso del Bosforo, le quali, vedute di sbieco, sembravano unite l’una all’altra: donde il loro nome.

Pag. 90. v. 31. - Leuca, piccola isola nel mare Eusino, dove era la tomba di Achille.


NOTE ALL’«ELENA»


Pag. 130, vv. 1-2. - D’Atena il tempio dalle bronzee pareti era su l’acropoli di Sparta.

Pag. 166, vv. 17-18. - Nauplio, re d’Eubea, e padre di Palamede, per vendicare il figlio ucciso, durante l’assedio di Troia, dai Greci, quando questi ritornarono, accese di notte delle faci sul promontorio di Cafareo. I naviganti, credendoli fari, andarono a sfracellarsi contro le rocce.

Pag. 186, v. ultimo. - Un sol uomo è Nauplio, di cui alla nota precedente.

Pag. 214, v. 17. - Le Leucippidi, le sacerdotesse delle figlie di Leucippo, venerate nella Laconia.

Pag. 215, vv. 11-12. - I Libici augelli sono le gru.

Pag. 216, vv. 1-2. - I figli di Tindaro sono Castore e Polluce.