Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
LE FENICIE | 327 |
verso il mio padre misero,
buon nome a me darà.
Me tapina! E gli oltraggi al mio fratello
fatti, che dalla reggia
lontano giace, spento e senza avello?
Dovessi, o padre, anche morir nell’opra,
debito è che di terra io lo ricopra.
edipo
Toma alle amiche care.
antigone
Son sazia dei miei lài.
edipo
Torna alle preci, all’are.
antigone
Son sazia dei miei guai.
edipo
Almen torna ov’è Bromio
e l’alpestre inaccesso
recinto delle Mènadi26.