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verso l'alto disprezzo, che può considerarsi come la esplicita professione di una fede, che è assoluta e totale negazione.

Or poserai per sempre
Stanco mio cor. Peri l'inganno estremo
Ch' eterno io mi credea. Peri. Ben sento
In noi di cari inganni
Nonché la speme il desiderio è spento.
Posa per sempre. Assai
Palpitasti. Non vai cosa nessuna
I moti tuoi, nè di sospiri è degna
La terra. Amaro e noia
La vita, altro mai nulla; e fango è il mondo.
T'acqueta ornai. Dispera
L’ultima volta. Al gener nostro il fato
Non donò che il morire. Ornai disprezza
Te, la natura, il brutto
Poter che ascoso a comun danno impera,
E l'infinita vanità del tutto1

Signori, parlando del Nostro, più acuto e profondo si fa il sentimento di amore verso questo grande infelice, che, come lui, sortì altezza d’intendimento, desiderio del bene, e non pari solo la difficile virtù dello attendere. Il cielo gli negò il sorriso

  1. Leopardi, CantiA sé medesimo.