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44 PALAZZI

come appare dalla lapide di marmo ivi trasportata dal cimitero di Ciriaca in Roma.

La maggior parte delle sale che abbiamo percorse furono ristaurate e ridotte alla foggia moderna, durante il regno di Carlo Alberto, ad opera del cavaliere Palagi, decoratore insigne ed architetto, di cui è nota la perizia e il buon gusto in tutte le arti del bello.

Si conservano nel reale palazzo i modesti arredi che erano nella camera ove morì Carlo Alberto in Oporto, nella villa d’Intra-Quintas, i quali furono trasportati in Torino. Preziosa e commovente memoria!

Dal primo salone si ha accesso agli appartamenti del piano superiore per mezzo di una magnifica scala di marmo bianco, eretta sopra disegno del Juvara. Questi appartamenti sono ora abitati da S. M. il Re Vittorio Emanuele II e dalla Regina Maria Adelaide.

Esistono pure al pian terreno le stanze ove alcuni Re di Sardegna solevano tenere i loro consigli. Sono assai semplici ed eleganti, e parte di esse serve al Principe di Piemonte e al Duca d’Aosta, i quali li abitano col loro precettore, quando la real Corte si trova a Torino: avendo S. M. il Re Vittorio Emanuele scelto a sua abituale dimora il real Castello di Moncalieri.

Adornano il cancello, che s’innalza di fronte al palazzo del re e divide la piazza Castello dalla piazza Reale, due statue equestri, scolpite da Abbondio Sangiorgio, e gettate in bronzo da G. B. Viscardi. Rappresentano Castore e Polluce, nati dall’uovo di Leda, guerrieri, pugilatori, vincitori di corse, assunti a risplendere tra le costellazioni dello zodiaco. Lasciando stare i miti, e contentandosi di ravvisare in Castore e Polluce due domatori di cavalli, loderemo l’armonica robustezza e sveltezza delle persone, la sceltissima forma de’cavalli, fusi in un sol pezzo, tranne la coda. Il fare di Sangiorgio, già noto all’Italia per la sestiga dell’Arco della pace di Milano, sa di antico e insiem di moderno, come quello che, alla semplice e giusta squisitezza del gusto greco, congiunge la forza e la novità dell’arte moderna1.

I cancelli in bronzo fuso sono bellissimo lavoro della fonderia Colla, e furono posti nel 1842.

― Il Reale Giardino, nel quale si ha pubblico accesso dai portici del palazzo delle Segreterie in Piazza Castello, si stende dietro il palazzo del re, verso la strada di circonvallazione, sostenuto dai vecchi bastioni,

  1. G. B. Viscardi lavorò anche la statua di Re Carlo Alberto, modellata del pari dal Sangiorgio, eretta in Casale.