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Bella è la stanza che serve anche oggidì alla regina vedova, nella quale sono collocati tre busti di marmo — di Carlo Alberto, re, e dei reali principi di Savoia e di Genova.

Notevoli pure sono i Gabinetti che seguono, messi ad oro, a specchi, ad intagli, a lavori d’intarsio del Pifetti, artista piemontese del secolo scorso.

A compimento di questo reale palazzo mancava una Sala da ballo, che venne costrutta alcuni anni or sono al di sopra dell’atrio verso la corte, avendone Carlo Alberto affidato il disegno al cavaliere Palagi. Ricca di ornamenti dorati e di specchi di gran dimensione, è sostenuta da dodici colonne di marmo bianco, tutte con fatica internamente vuotate per diminuirne il peso; una di queste vien tenuta sospesa al vôlto della sala. Il pavimento è in legno intarsiato d’olmo, di noce, di ebano, e d’altri legni. Questa sala sarà ornata d’un quadro di gran dimensione, intorno al quale sta lavorando il prelodato Palagi.

La Sala da pranzo è osservabile per copie di ornati e di quadri recenti, dimostranti le principali battaglie combattute da’principi della real Casa, dipinte dal Cavalleri, da Gonin, da Bisi, e cinque da Massimo d'Azeglio.

La Sala del caffé contiene essa pure pregiati dipinti che hanno tratto alla storia della real Casa di Savoia.

Occupa un lato del reale palazzo, dapprima destinato ad uso in biblioteca privata del Re, l’appartamento così detto de’Forestieri, vaghissimamente disposto in una fuga di stanze, riccamente addobbate, e contenenti una preziosa raccolta di quadri de’più rinomati artisti contemporanei, segno dell’amore con cui i nostri principi intendono ad incoraggiare e favorire le arti e gli artisti. Sono particolarmente degni di nota un Giudizio di Salomone, del Podesti, un Diluvio universale, del Bellosio, un ritratto di Pio IX, fatto nel 1847 dal Cavalleri, un Pietro Micca, del Piatti; e due quadri di arazzo moderno, inviati in dono da Pio IX al Re Carlo Alberto all’epoca delle riforme.

Molti capolavori di pittura antica che possedeva questo palazzo, arricchiscono oggi la reale pinacoteca, come vedremo più innanzi.

Annessa a questo appartamento de’forestieri havvi la Cappella Regia, alla quale si accese anche per la galleria della SS. Sindone, ove la real Corte suole udire privatamente la santa messa. Sopra un altare laterale sorge la statua del B. Amedeo, opera di Giovanni Bernero; sotto questa statua vi sono le ossa della B. Ludovica, figlia del B. Amedeo. In questa cappella havvi anche il corpicino di una Filumena di anni due,