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40 PALAZZI
vasto e degno dell’importanza che acquistava in Europa l’augusta Casa di Savoia. Egli, conservando il vecchio palazzo, ordinò che il nuovo si innalzasse sopra una linea tracciata al mezzodì, affidandone l’esecuzione al conte Amedeo di Castellamonte; ampliato dal re Vittorio Amedeo II sui disegni del Juvara.
Questo edificio, che ammiriamo oggidì, la cui facciata verso mezzogiorno è lunga quanto la piazza che gli sta davanti, è fiancheggiato da due ale o padiglioni. Veduto nel suo interno, esso è quadrato, avendo nel mezzo uno spazioso cortile circondato da portici. Oltre la facciata che guarda sulla piazza, e che nulla presenta di appariscente, havvene un’altra verso il giardino, adorna di un vago terrazzo.
Nel sito in cui ora si vedono le cancellate di ferro, un padiglione semplice serviva di antiporta, che fu distrutto nel 1801. La porta d’ingresso è affatto priva di decorazioni. Il vestibolo è semplice, ornato di qualche statua che si crede trasportata dal castello di Casale.
Di fronte allo scalone sta la statua equestre di Vittorio Amedeo I, popolarmente famosa sotto il nome di Cavallo di marmo. È collocata in una gran nicchia ornata di trofei militari a basso rilievo. I montanari, che dai gioghi e dalle valli alpine scendono in città, non avevano altre volte in Torino idea di maggior opera dell’arte della scultura! ma dappoichè, per munificenza di Carlo Alberto, cominciarono a sorgere monumenti degni di città italiana, il cavallo di marmo scadde dall’antica fama. Bella è la statua in bronzo del Duca, lavoro di Guglielmo Duprè francese. I due schiavi di marmo, incurvati sotto al cavallo, diconsi egregio lavoro del Bologna: il cavallo opera men che mediocre. La iscrizione è del cav. Tesauro, l’epigrafista di tutti i monumenti inalzati ai principi di Savoia verso il fine del secolo XVII: sui pianerottoli dello scalone, sono collocate altre statue.
La prima sala, detta comunemente Salone degli Svizzeri, ove ora stanno le Guardie del palazzo, è novetole per la sua vastità ed altezza. Essa dà accesso a’diversi appartamenti, non che alla Cappella della SS. Sindone. Fu rifatta in istile moderno ed ha nel mezzo del vòlto un pregevole quadro del Bellosio, che rappresenta l’istituzione dell’ordine della SS. Annunziata. Dell’antico non conserva che la larga cornice dipinta a fresco, rappresentante vari fatti memorabili de’principi sabaudi. Gli ornati, che arricchiscono le quattro porte, sono di marmo verde di Susa, che imita il verde antico. In questa sala vedesi un grande camino, adorno di marmi, sormontato da una specie di quadro sostenuto da colonne, con putti di marmo e busti. Il fondo del quadro