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18 BREVE INFORMAZIONE STORICA

chiamato in Fiandra. Vi giunse verso la fine di agosto per sollecitare la resa di Torino; e vi giunse a buon punto.

Verso la mezzanotte del 30 di agosto alcuni granatieri nemici, uccisa la guardia piemontese e valicato un fosso della cittadella, giungevano di soppiatto fino alla porta della galleria, per cui si scende all’interno della piazza, e già seguiti da altri temerari, vi sarebbero entrati, se due minatori non avessero chiuso le porte della scala, ov’era preparata una mina. I francesi a colpi d’accetta stavano per abbattere quelle porte:

(Monumento a Pietro Micca)

quando Pietro Micca, uno dei due minatori, dice al compagno di accendere la mina, e lui ritardando, applica egli stesso la miccia, e balza in aria il primo e con lui tre compagnie di granatieri francesi e una batteria nemica.

Questo Grande, degno di essere paragonato ai maggiori eroi dell’antichità ebbe ultimamente da Re Carlo Alberto l’onore di un monumento in bronzo che si scorge nel mezzo del cortile dell’arsenale di Torino. Il busto dell’eroe biellese è collocato sopra i rottami d’un parapetto. La statua della vittoria gli siede dappresso. A’ piedi vi stanno degli emblemi guerreschi. Nello specchio del piedistallo veniva ricordata l’eroica azione coi seguenti versi:

PIETRO MICCA

da adorno
soldato minatore nella guerra del mdccvi.

 
nella rocca irrompea l’oste francese,
quand’egli il capo al comun fato offerse;
e, l’ignee polvi in cava mina accese,
sè coi nemici in un abisso immerse.
esempio alla milizia piemontese
Re CARLO ALBERTO il volle, e un bronzo gli erse;
e il brando, onde sua stirpe ando’ superba,
trofeo di gloria ei fece, e qvi si serba.

mdcccxxxiiii.