Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
48 | Capitolo 5 - Variabili casuali unidimensionali discrete |
riferite all’intera popolazione (teoria del campionamento); e dimostreremo la validità della legge dei grandi numeri.
5.1 Generalità
Riprendiamo ora il concetto di variabile casuale già introdotto in precedenza nel paragrafo 3.1, e consideriamo alcuni esempi: se si associa ad ogni faccia di un dado un numero compreso tra 1 e 6 (il punteggio inciso sulla faccia stessa), si definisce una variabile casuale discreta; se l’evento casuale consiste invece nel lancio di due monete, indicando con l’apparizione della testa nel lancio della prima e con l’apparizione della testa nel lancio della seconda, il numero di teste osservate nell’evento è ancora una variabile casuale discreta, la cui definizione è data dalla tabella seguente:
e, come si può notare, la corrispondenza tra la variabile casuale e l’insieme dei possibili risultati non è in questo caso biunivoca.
Se l’insieme di definizione è continuo, la variabile casuale può essere continua; è questo il caso più frequente nella fisica, ad esempio per le misure: ma anche in tal caso, a causa della sensibilità limitata degli strumenti, l’intervallo continuo di definizione della variabile viene in pratica suddiviso in un numero finito di intervalli, che vengono rappresentati dai valori centrali della variabile casuale.
Detta la frequenza assoluta con cui si è presentato il risultato nelle prove complessive, sarà
(potendo alcune frequenze risultare nulle perché i corrispondenti valori non sono stati osservati nelle prove). Indicata con
la frequenza relativa del valore nelle prove, dalla prima relazione segue