La (C.1) si può poi generalizzare, per induzione completa, ad una variabile definita come combinazione lineare di un numero qualsiasi di variabili casuali: si trova che, se
risulta
.
(C.2)
Per esprimere in modo compatto la (C.2), si ricorre in genere ad una notazione che usa la cosiddetta matrice delle covarianze delle variabili ; ovverosia una matrice quadrata di ordine , in cui il generico elemento è uguale alla covarianza delle variabili casuali e :
.
(C.3)
La matrice è ovviamente simmetrica (); e, in particolare, gli elementi diagonali valgono
.
Consideriamo poi le come le componenti di un vettore di dimensione (che possiamo concepire come una matrice rettangolare di righe ed una colonna); ed introduciamo la matrice trasposta di , , che è una matrice rettangolare di una riga ed colonne i cui elementi valgono