può provenire dal campione a disposizione in N maniere distinte; una volta noto , poi, può essere scelto in modi diversi; e, infine, ognuno dei dati restanti è compreso tra e : e questo avviene con
probabilità . Ripetendo i ragionamenti del paragrafo 6.6, si ricava
(7.6)
che non è fattorizzabile: quindi i valori minimo e massimo di un campione non sono indipendenti tra loro. Introducendo le variabili ausiliarie
con
ed essendo identicamente uguale a ,
dalla (7.6) si ricava
che, ricordando il limite notevole
,
asintoticamente diventa
.
Quindi ed (come anche di conseguenza e ) sono statisticamente
indipendenti solo asintoticamente, all’aumentare indefinito della dimensione del campione.
7.2 Cenni sulle variabili casuali in più di due dimensioni
Estendendo a spazi cartesiani a più di due dimensioni il concetto di densita di probabilità, possiamo pensare di associare ad un evento casuale E descritto da N variabili continue una funzione f di tutte queste variabili; la probabilità che, simultaneamente, ognuna di esse cada in un intervallo infinitesimo attorno ad un determinato valore sarà poi data da