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i caratteri morali |
Un adagio di Erasmo s’intitola future loquacior.
loquacitas biasimata da Cicerone e anche dal vecchio Catone che la definiva morbus loquendi. Anche il cicalone di Teofrasto è tutto in verba protectus.
8.
IL CONTAR FROTTOLE
Il contar frottole è un mettere insieme a vánvera1 discorsi e fatti che non hanno nessun fondamento di verità, e il frottolone cotal uomo che incontrato un suo amico2 fa subito il viso di circostanza3 e gli chiede sorridendo: Donde vieni? e Che mi racconti? e Non hai da dirmi niente di nuovo su questa faccenda? E poi, incalzando, richiede: Ma non si dice nulla di nuovo? e Dunque, non sono punto belle le notizie?4. E senza dargli tempo di replicare soggiunge: Che dici? Non hai sentito dir nulla? Ebbene credo di poterti imbandire5 io notizie fresche. E ci ha sempre qualcuno, un soldato o il figlio del flautista Asteios o l’imprenditore Licone6, venuto ch’è poco dal campo di battaglia, dai quali asserisce d’aver sentito narrar la cosa; e però le referenze dei suoi discorsi son tali che nessuno saprebbe contraddirle. Racconta dunque, e dice che sono essi a raccontarlo, che Poliperconte e il re hanno vinto7 la giornata e Cassandro è stato fatto prigioniero, e se qualcuno gli ribatte: E tu ci credi a coteste chiacchiere?, replicherà: E perché no, se tutte la città ne parla8 e la notizia si divulga sempre più, e tutti s’accordano9 in ripetere le medesime cose? Oh! è stata una bella zuppa... !10. Ed egli in verità l’argomenta anche dal viso dei magistrati, ché li ha veduti tutti sconvolti. Aggiunge poi d’aver sentito sussurrare che in casa dei ma-
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