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76 notte seconda

apparecchiata con preziosi confetti e ottimi vini. Aveva la sagace donna alloppiato il vino per far che egli s’addormentasse fino a certo tempo. Filenio prese il nappoII_II_2 e lo empí di quel vino, e, non avedendosi dell’inganno, intieramente lo bevè. Restaurati li spiriti, e bagnatosi con acqua nanfa e ben profumatosi, se n’andò a letto. Non stette guari, che il liquore operò la sua virtú, e il giovane sí profondamente s’addormentò, che ’l grave tuono delle artigliarie e di ogni altro gran strepito malagevolmente destato l’arebbe. Laonde Simforosia, vedendo che egli dirottamente dormiva e il liquore la sua operazione ottimamente dimostrava, si partí, e chiamò una sua fante giovane e gagliarda che del fatto era consapevole, e amendue per le mani e per li piedi presero il scolare, e, chetamente aperto l’uscio, lo misero sopra la strada, tanto lungi da casa, quanto sarebbe un buon tratto di pietra. Era circa un’ora innanzi che spuntasse l’aurora, quando il liquore perde la sua virtú e il miserello si destò: e, credendo egli esser a lato di Simforosia, si trovò scalzo e in camiscia e semimorto da freddo giacere sopra la nuda terra. Il poverello, quasi perduto delle braccia e delle gambe, a pena si puote levar in piedi; ma pur con gran malagevolezza levatosi, e non potendo quasi affermarsi in piedi, meglio che egli puote e seppe, senza esser d’alcuno veduto, al suo albergo ritornò, e alla sua salute provedè. E se non fusse stata la giovenezzaII_II_3 che lo aiutò, certamente egli sarebbe rimaso attratto de nervi.

Filenio, ritornato sano e nell’esser che era prima, chiuse dentro del petto le passate ingiurie: e, senza mostrarsi crucciato e di portarle odio, finse che egli era di tutta tre vie piú innamorato che prima, e quando l’una e quando l’altra vagheggiava. Ed elle, non avedendosi del mal animo che egli avea contra loro, ne prendevano trastullo, facendoli quel viso allegro e quella benigna e graziosa ciera che ad uno vero innamorato far si suole. Il giovane, che era alquanto sdignosetto, piú volte volse giocare di mano e signarle la faccia; ma come savio considerò la grandezza delle donne, e che vergognosa cosa li sarebbe stata a percuotere tre feminelle, e raffrenossi.