Pagina:Straparola, Giovanni Francesco – Le piacevoli notti, Vol. I, 1927 – BEIC 1930099.djvu/42

36 notte prima

vogliamo che voi ne vendiate quella capra. — A cui rispose il buon prete, non volerla vendere, perchè non vi erano danari che la pagassino; e, pur quando elli la volessero, cinquanta fiorini d’oro l’apprezzava. I buoni compagni, credendosi aver robbati panni franceschi, subito gli annoverorono i cinquanta fiorini d’oro. — Ma avertite, disse il prete, che non vi dogliate poi di me; perciò che la capra, non conoscendovi in questi primi giorni per non esser assuefatta con esso voi, forse non fará l’effetto che fare dovrebbe. Ma i compagni, senz’altra risposta darli, con somma allegrezza condussero la capra a casa; e dissero alle lor mogli: — Dimane non apparecchiarete altro da desinare, fino a tanto che noi non lo mandiamo a casa. — E, andatisene in piazza, comperorono polli ed altre cose che facevano bisogno al loro mangiare; e, postele sopra il dorso della capra che seco condotta avevano, l’ammaestrarono di tutto quello che ei volevano che facesse e alle loro mogli dicesse. La capra carica di vettovaria, essendo in libertá, si partí, e andossene in tanta bon’ora, che mai piú la videro. Venuta l’ora del desinare, i buoni compagni ritornorono a casa, ed addimandorono le loro mogli se la capra era venuta con la vettovaria a casa, e se fatto avevano quello che ella detto gli aveva. Risposero le donne: — Oh sciocchi e privi d’intelletto, voi vi persuadete che una bestia debba far i servigi vostri? certo ve ne restate ingannati, perciò che voi volete ogni giorno gabbare altrui, ed alla fine voi rimanete gabbati. — I compagnoni, vedendosi dirisiI_III_2 dal prete ed aver tratti i cinquanta fiorini d’oro, s’accesero di tanto furore, che al tutto lo volevano per uomo morto; e, prese le sue arme, a trovarlo se n’andorono. Ma lo sagace pre’ Scarpacifico, che non stava senza sospetto della sua vita ed aveva sempre i compagni innanzi gli occhi, che non li fessero alcuno dispiacere, disse alla sua fante: — Nina, piglia questa vescica piena di sangue e ponela sotto il guarnello; perciò che, venendo questi malandrini, darotti la colpa del tutto; e, fingendo di esser teco adirato, tirerotti con questo coltello un colpo nella vescica, e tu, non altrimenti che se morta fosti, a terra caderai; e poi lascia lo