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favola quinta 201

quella trapassata, discese giú in una oscura e profondissima valle, chiusa di alte grotte, dove vide una strana e mostruosa fiera, la quale con suoi gridi faceva rimbombare tutta quella valle. A cui Flamminio disse: — Chi sei tu? Olá, saresti mai tu la morte? — A cui la fiera rispose: — Io non sono la morte, ma segui il tuo cammino, che tosto la troverai. — Udita Flamminio la desiderata risposta, molto s’allegrò.

Era giá il miserello, per la lunga fatica e duro strazio per lui sostenuto, stanco e semi morto, quando come desperato giunse ad un’ampia e spazioza campagna; ed asceso un dilettevole e fiorito poggetto, non molto eminente, e remirando or quinci or quindi, vide le mura altissime di una bellissima cittá, che non era molto lontana: e postosi a camminare con frettoloso passo, nel brunire della sera ad una delle porte pervenne: la quale era adornata di finissimi e bianchi marmi. Ed entratovi dentro, con licenza però del portinaio, nella prima persona ch’egli s’abbattè, s’incappò in una vecchiarella molto antica e piena di grand’anni, di volto squallida; ed era sí macilenta e macra, che per la sua macrezza tutte le ossa ad una ad una si arebbono potuto annoverare. Costei aveva la fronte rugosa, gli occhi biechi, lagrimosi e rossi, che la porpora somigliavano, le guance crespe, le labbra riversate, le mani aspere e callose, il capo e la persona tutta tremante, lo andar suo curvo, e de panni grossi e bruni addobbata. Oltre ciò ella teneva dal lato manco una affilata spada, e nella destra mano un grosso bastone: ne l’estremitá del quale eravi una punta di ferro, fatta in vece1 d’un trimanino, sopra del quale alle volte si riposava. Appresso questo, ella aveva drieto le spalle una grandissima bolgia, nella quale riservava ampolle, vasetti ed albarelli tutti pieni di vari liquori, unguenti, empiastri, a diversi accidenti appropriati. Veduta ch’ebbe Flamminio questa vecchia disdentata e brutta, imaginossi che ella fosse la morte che egli cercando andava; ed accostatosi a lei, disse: — O madre mia, Iddio vi conservi. — A cui con chioccia voce la vecchiarella rispose: — Ancora te, figliuolo mio, Iddio salvi e mantenga. — Sareste voi per avventura la morte, madre