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14 notte prima


Avenne che, ritrovandosi Salardo un giorno nella sua camera solo, cominciò tra se stesso pensare al grande onore che li faceva il Marchese; dopo si riduceva a mente le maniere accorte, i graziosi gesti, gli onesti costumi di Postumio, suo figliuolo, e come egli gli era ubidiente. E cosí stando in questi pensieri, diceva: — Deh quanto il padre mio se ingannava! certo io dubito che egli teneva del scemo, come il piú degli insensati vecchi fanno. Io non so qual frenesia, anzi sciocchezza lo inducesse a comandarmi espressamente di non dover allevare figliuolo da me non generato, nè sottopormi alla testa d’un Signore che solo signoreggiasse. Io ora vedo gli suoi precetti esser molto dalla veritá lontani; perciò che Postumio è mio figliuolo adottivo nè mai lo generai, ed egli è pur buono, savio, gentile, accostumato ed a me molto ubidiente. E chi mi potrebbe piú dolcemente carezzare ed onorare di ciò che fa il Marchese? Egli è pur testa sola, nè ha superiore; nondimeno, tanto è l’amore che egli mi porta, e tanto mi onora, che basterebbe io li fussi superiore e che egli temesse me. Di che tanto mi maraviglio, che io non so che mi dire. Sono certamente alcuni vecchi insensati, i quali non ricordandosi di quello che hanno fatto nella loro gioventú vogliono dar leggi ed ordini ai loro figliuoli, imponendoli carichi che elli col dito non toccherebbeno. E ciò fanno non d’amore che li portino, ma mossi da una simplicitá, acciò che lungamente stiano in qualche travaglio. Ora io di due delle gravezze impostemi da mio padre sono oltre la speranza riuscito a lieto fine, e presto voglio fare della terza larga isperienza; e tengo certo che la cara e dolce mia consorte mi confermerá molto piú nel suo cordiale e ben fondato amore. Ed ella, che io amo piú che la luce degli occhi miei, ampiamente scoprirá quanta e qual sia la simplicitá, anzi pazzia, della misera vecchiaia, la quale allora molto piú si gode, quando empie il suo testamento di biasmevoli condizioni. Conosco ben ora che ’l padreI_I_3 quando testava era di memoria privo e come vecchio insensato e fuori di sè faceva gli atti da fanciullo. In chi potrei io piú sicuramente fidarmi che nella propia moglie?