Pagina:Storia di torino v2 cibrario 1846.djvu/589


capo terzo 585

volergli perdonare. Il confessore, dopo d’aver cercato inutilmente di rammorbidarla, vedendola ostinata, trasse dalla cintura il crocifìsso e le disse risolutamente: o deponesse ai piedi di Gesù l’affronto ricevuto, o si cercasse un altro confessore. Madama Reale pianse e perdonò.

Il padre Giovanni della Croce morì il 27 di decembre del 1633 con grande opinione di santità. Due anni dopo essendo fracido il muro contro al quale era stato sepolto, e dovendosi distruggere, il corpo fu trovato intero, coi soli abiti infraciditi. Onde si prese consiglio di rivestirlo di nuovo e d’esporlo due giorni in chiesa per soddisfare alla divozione di Madama Reale e del popolo.8

Ma nel 1640 ardendo la guerra intestina, la chiesa ed il convento furono distrutti ed il sepolcro di Giovanni della Croce andò smarrito.9 I Carmelitani si trasferirono allora in una casa del generale delle poste, Gonteri, vicina a San Pier del Gallo; e poi di nuovo nella casa dello spedale de’ Santi Maurizio e Lazzaro, finche ebbero nel 1642 assegnamento di sito nel luogo in cui di presente si trovano ed in cui, non ostanti le frequenti liberalità de’ principi ed i sussidii privati, durarono molti anni a finir l’edifìzio del convento e della chiesa.

La prima pietra della chiesa fu posta il 9 giugno 1642 da Madama Cristina, chiamata ampollosamente nell’iscrizione di grandi regi figlia, sorella, moglie,

Vol. II 74