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46 libro primo

guerra Sforzesca e l’impresa di Carlo vili, nel secolo seguente, parmi che si sarà cominciato a murar qualche fabbrica più gentile sul colle torinese. Nel secolo xvi già abbondavano. Una ne comprò nel 1565, affine di fuggire la pestilenza, Filiberto di Pingone co’ danari di Filiberta di Bruello sua moglie, in vai de’ salici; e vi lasciò monumento dell’amor suo coniugale in questa iscrizione, non rara per lo stile, rarissima pel soggetto:


HAEC VINETA MAPALIBVS SVB HISCE
CONVALLEIS DOMINAS OBOSCVLANTVR
HEIC NEC NON PHILIBERTA RVRIS EMPTRIX
NOSTRAS EXCIPIT OSCVLATIONES
PHILIBER ⎰TVS
⎱TA
CONJVGES
PINGONII
CVSIACEN. BARONES
AD MVTVI AMORIS
PERP. MEM.1


Nei travagli della pestilenza che pur troppo allora di frequente si succedeano, continuò il colle torinese a ricevere i fuggiaschi confidati nell’aria più salubre, e nel rezzo delle solitarie sue piante. Cristoforo Pellagnino, lettore di leggi nell’università di Torino, morì in una di queste ville in settembre del 1599. Nel 1630 furono le medesime campo di luttuose scene e di militare licenza; alcuni riparatisi in fretta alla campagna, dopo d’aver veduto