Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
372 | libro terzo |
il duomo, il sepolcro di lei fu trasferito nel coro, donde nel 1657, dovendosi edificar la cappella del SS.mo Sudario, fu trasportata presso alla porta grande; ivi si vede la sua statua inginocchiata sopra ad un monumento adorno di statuine. Ma non v’è iscrizione.13
Rammenteremo dipoi come sotto la tribuna si vedeano, prima del 1778, due statue giacenti, l’una d’un vescovo, l’altra d’un togato. Erano opera di Antonio Cartone,14 scultore de’ primi anni del cinquecento, e raffiguravano, l’una Amedeo di Romagnano, vescovo di Mondovì e cancellier di Savoia, come scorgesi dall’iscrizione; l’altra, senza iscrizione, ma divisala collo stemma dei Romagnani, od Antonio di Romagnano suo padre, stato altresì cancelliere di Savoia, morto nel 1479, od Antonio di Romagnano suo fratello, eletto consigliere del duca Filippo ii nel 1496.
Nel 1778 le due statue furono trasferite ne’ sotterranei15 e poste nella cappella accanto alla porta per cui si va nel sepolcro de’ vescovi. Rimase sotto la tribuna la sola iscrizione metrica d’Amedeo.16
Amedeo fu prima canonico di San Giovanni, poi cancelliere, poi vescovo di Mondovì. Fu creato cancelliere nel 1495, e morì in marzo del 1509. Fu questo prelato gran protettore delle scienze, ed in particolare delle scienze mediche.17
Un altro illustre sepolcro è quello di Claudio di