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242 | libro secondo |
eseguire, perchè Feroggio prometteva di far donare i marmi dal re, come poi fece. Dapprima vi si pose un quadro, ma nel 1782 vi fu surrogata una statua di carta pesta del Dugué.11
La cappella di Sta Maria Maddalena de’ Pazzi fu eretta nel 1735-36 da Baldassarre conte Saluzzo di Paesana.
Quella di Sant’Anna era stata fondata dai Ripa a Sta Maria di Piazza, e fu rifondata in questa chiesa.
I Ripa, d’origine Monferrina, vennero a stabilirsi in Torino ai tempi di Carlo in; Agostino Ripa, segretario di Carlo Emmanuele i nel 1589, poi consigliere di Stato e segretario de’ comandamenti, delle finanze e dell’ordine dell’Annunziala, fatto conte di Giaglione nel 1594, alzò la fortuna di quella casa.
Il marchese Ripa di Meana pose nel 1725 un monumento a tutti i suoi antenati nella cappella di suo patronato a Sta Maria, e la trasportò quindi nella nuova chiesa del Carmine.12
Una iscrizione posta sull’organo rammenta essere stato fabbricato nel 1738 da Giuseppe Calandra di Torino; comporsi di 1840 canne; avervi un organo minore che serve d’eco.
I sotterranei sono chiari e belli. Vi sono sepolti varii collaterali e mastri auditori. E vi giace pure D. Francesco Melonda, sardo, che essendo giudice della R. Udienza, fu chiamato da Vittorio Amedeo ii a professore di leggi nella restaurata università di