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216 libro secondo

sono d’Ignazio Perrucca; gli angeli che sostengono il quadro della Trinità, e le due Virtù nel coro, di Angelo Tantardini. Ora la confraternita ha allogata ai pittori Luigi Vacca e Francesco Gonin l’impresa di dipinger la cupola secondo il disegno dell’architetto Leoni. Alcune iscrizioni nel vestibolo della chiesa e negli anditi laterali fanno memoria di pii benefattori: del presidente Silvestro Montoliveto, di Prospero Minoglio, di Giambattista Rovata, di D. Giovanni Laugero, di Vittorio Nicola Grandi.

Nel vestibolo della chiesa una lapide rammenta la visita di Pio vii nel 1815.

Nell’ospizio che si fondò presso la chiesa Tanno 1598 s’albergavano per una notte i pellegrini che andavano ai Luoghi santi, o che ne tornavano. Dapprincipio que’ confratelli erano, come si vedrà, più liberali. Ma da molto tempo i pellegrinaggi sono passati di moda e più non viaggiano a piedi che i botanici ed i cercatori di minerali e di fontane.

La compagnia non raccetta più i rari pellegrini che capitano, ma dà loro una limosina di lire 1, 50. Ed invece ricordandosi che la sua primiera instituzione mirava al sollievo non solo dei pellegrini, ma anche dei convalescenti, ha fondato per questi ultimi nella casa delle Suore di carità, a San Salvano, cinque politissimi letti,8 e promette generosamente di crescerne il numero appena le sue rendite il consentano.