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214 libro secondo

restarono quei padri cinque anni finche venne loro dismessa la chiesa di San Lorenzo.2

Nella cappella che incontrasi nella chiesa di cui parliamo, a mano sinistra entrando, si venera Immagine miracolosa della Madonna del Popolo.

Questa imagine era stata da Giovanni Carracha dipinta in Fiandra, non per commissione ma per divozione, ed era da lui conservata con gran gelosia. Passato poscia in Piemonte ai servizi del duca, ascritto tra i confratelli della compagnia della Trinità fondata in San Pier del Gallo, pare che ad istanza di Claudina sua moglie, si risolvesse finalmente di cederla alla compagnia, onde fosse esposta alla pubblica venerazione.3 Crebbe in breve, per alcune grazie ottenute, la divozione e il concorso de’ fédeli a quella Madonna. E però quando la compagnia passò ad ufficiar Sant’Agnese, volendo portar seco il quadro della Madonna del Popolo, il curato di San Pietro s’oppose. Recata la contesa dinanzi all’arcivescovo, questi lece far una copia d’esso quadro perfettamente uguale all’originale, e poi chiamate le parti contendenti nella cappella di corte, volle giudice la sorte e fatti alcuni brevi, e postili in una coppa li fe’ trarre dal principe Maurizio ancor fanciullo. Alla compagnia della Trinità toccò l’originale; al curato la copia. E però in febbraio del 1598 la diva imagine fu con solenne pompa recata ed allogata in Sant’Agnese.4