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56 | libro primo |
servizii di Massimiano Cesare un’intera legione, la quale altamente dispiacque a quel principe inumano, non perchè fosse infedele a lui, ma perchè era fedele a Cristo. Spinta nelle gole del Vailese sotto colore di marciar contro ai Bagaudi, fu presa in mezzo dalle pagane coorti e passata a fil di spada. Là perì con la sua preclara milizia il glorioso capitano S. Maurizio. Pochi scamparono, e di questi pochi furono, secondo l’antichissima tradizione della chiesa Torinese, i Ss. Solutore, Avventore ed Ottavio, che venuti a Torino, e datisi al pietoso ufficio di guadagnar anime a Dio, vi furono ben presto da’ Cesariani scoperti. Avventore ed Ottavio furono qui trucidati. E vuoisi che S. Solutore fuggisse ad Ivrea, e che là, dopo qualche giorno riconosciuto, fosse decapitalo, mentre salito sopra un sasso faceva ad alta voce professione di sua fede al popolo circostante.4 Santa Giuliana, gentildonna cristiana, condusse da Ivrea a Torino il corpo di S. Solutore, e gli diè sepoltura insieme con quelli de’ suoi compagni. Il luogo in cui giacevano fu probabilmente qui, come a Roma, l’oratorio dove convenivano ai santi ufficii ed alla preghiera comune i primi cristiani.
Si può credere che il sepolcro di questi martiri fosse fuori della città tra mezzodì e ponente, nel silo in cui fu poscia eretta in loro onore la chiesa di S. Solutore; alla quale fu aggiunto dal vescovo