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14 | libro primo |
come popoli Liguri insieme co’ Bagienni, co’ Veneni, co’ Libici, co’ Salassi, cogli Stazielli, co’ Levi, che abitavano lungo il Ticino, e cogli Stoni che aveano stanza presso al lago d’Idro.3
I terzi, composti de’ più ardili e de’ più malcontenti delle varie stirpi Tirrene, formarono verosimilmente quelle tribù chiamate impropriamente aborigene, di cui si trova testimonianza presso gli scrittori: ed ebbero questo nome perchè s’era smarrita la traccia della loro nazionalità.
Tra i figliuoli di Giapeto era Iavan; onde i Iavonii di cui s’è detto di sopra. Erano poi figliuoli di Iavan Cethim e Dodonim; e sceverando in questi nomi la semplice terminazione dalla radicale, ci rimangono le radici Ceth e Dod o Thot, da cui pare allo scrittor già citato, derivino le nazionalità Celta e Teutonica, la qual ultima si mescolò poi colla Cimbra. La terza gente giapetica che migrò dall’Oriente in Italia sarebbe quella degli Umbri, che si congettura aver fatto parte della grande nazione dei Celti; mentre il maggior nerbo dei Celti salì probabilmente lungo la costa occidental e dell’Adriatico, e andò a stabilir sua dimora in Germania ed in Francia. Gli Umbri occuparono, secondo l’opinion più comune, nella nostra penisola le sponde dell’Adriatico e tutto lo spazio compreso tra l’Alpi, l’Appennino, il Ticino e il mare; ed ecco la suddivisione de’ Celti in Celto-Galli e Celto-Umbroni. Gli Umbroni