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da Alessandro il Grande ec. 287

alleanza che fra di loro faceano i popoli confinanti, e quelli altresì doveano sempre stare in guardia per la vicinanza d’una nazione conquistatrice e possente. I Romani dopo ch’ebbero lungo tempo procurato invano colla direzione di Metello di vivere in buona armonia coi Greci (per quanto almeno scrivono i romani storici), finalmente costretti furono a mandar colà L. Mummio a combatterli, e questi gli sconfisse presso Corinto, prese la città, e come capo della lega achea a suon di trombe la distrusse1. Avvenne ciò nell’olimpiade clvi., in quello stesso anno in cui fu conquistata Cartagine2. Pel sacco di Corinto vennero dalla Grecia a Roma i primi monumenti dell’arte, pe’ quali magnifico oltre modo fu e sorprendente l’ingresso trionfale di Mummio. Pensa Plinio3, che il famoso Bacco d’Aristide sia la prima pittura portata dalla Grecia a Roma. Lasciaronsi nella città saccheggiata le statue più antiche, e quelle di legno, fra le quali eranvi un Bacco indorato col volto colorito di rosso4, un Bellerofonte di legno colle estremità di marmo5, e un Ercole pur di legno che teneasi come un lavoro di Dedalo6. Tutto il resto poi, che agli occhi de’ Romani sembrò di qualche pregio, fu da loro depredato7, senza eccettuarne8 gli stessi vasi di bronzo collocati nell’interiore del teatro per accrescere la voce degli attori9: cosicchè Polibio, altronde grand’encomiasta de’ Romani, non seppe trattenersi dal biasimarli acremente pel barbaro saccheggio fatto a Corinto10. Sebbene però quella città fosse distrutta, non si omisero i giuochi istmici, che ivi celebrarsi solrano, e i Greci ogni

    do il P. Corsini Fast. att. Tom. IV. pag. 105. di Roma l’anno 584.

  1. Flor. lib. 2. cap. 16.
  2. Plin. lib. 33. cap. 3. sect. 18., cap. 11. sect. 53., lib. 34. cap. 2. sect. 3.
  3. id. lib. 35. cap. 4. sect. 8.
  4. Paus. lib. 2. cap. 2. pag. 115. in fine.
  5. Paus. lib. 2. cap. 4. pag. 119. [ Era una Minerva Frenatrice, così detta perchè avea frenato il cavallo Pegaso dato a Bellerofonte.
  6. ibid. pag. 121. princ.
  7. O rovinato. Floro lib. 2. cap. 16., Strabone lib. 8. pag. 584.
  8. Vedi qui avanti pag. 272. not. a.
  9. Vitruv. lib. 5. cap. 5.
  10. lib. 9. pag. 549.

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