Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
Documento A, pag. 30.
L’autore della Rivoluzione Piemontese, che, come egli stesso confessa, propendeva per la Costituzione Siciliana, ne pubblicò l’analisi in appendice della sua opera; ed ha, per così dire, trascurata la Costituzione Spagnuola, quella che appunto era stata proclamata in Piemonte ed in Napoli, quella che esercitò tanta influenza nelle rivoluzioni di altre parti d’Europa e d’America. Infatti, come dice il signor De Pradt nel suo interessantissimo libro L’Europe et l’Amérique en 1821, la Costituzione Spagnuola ha fatto così rapide conquiste che restano esempio unico nella storia. Noi perciò, persuasi come siamo che essa racchiuda più d’ogni altra garanzie di libertà vera e durevole pel popolo, stimiamo opportuno di riprodurla. Valga ad appoggiare la nostra asserzione il non esservi che una sola Camera legislativa, eletta dal popolo, e quindi non soggette le leggi alla trafila dell’aristocratica Camera dei Pari; l’art. 95 che esclude dalla Camera i