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14 CAPO XVIII.

parte a vita più civile, se più tosto non gli aggregarono per concordia e unione alla propria nazione dominante1. Al pari feroci si mostrarono i Vagienni, per la massima parte situati nelle Alpi marittime, e per le sottoposte sassose valli2: ma più di tutti indomiti erano gli Apuani con altri fieri popoli di loro stirpe, che abitavano in comune per le Alpi di S. Pellegrino, i cui sommi gioghi s’alzano 4840 piedi sul livello del mare, e nel territorio attorno sino alla Magra. Per entro a luoghi di tanto aspri ad infecondi dovea il sentimento della libertà operare con grandissima efficacia in animi per natura gagliardi, addurati alle fatiche, e pieni d’ardimento e di cuore. Sicchè a ragione la voce unanime degli antichi celebrava con laudi l’innata franchezza, il valore, e la mirabil forza de’ Liguri. Valenti cacciatori per la qualità del luogo boscoso, eran dessi bravi e destri tiratori con la fionda3; ma la pastorizia specialmente facea nell’universale l’ordinario esercizio della gente montana, con abiti di durissima vita campestre4. Quanto fosse malagevole in ogni tempo lo stato de’ Liguri si apprende ancora da un documento, che quasi diremmo nazionale: cioè dalla tavola o decreto del Senato romano dell’anno 637 sopra le controversie dei Genoati co’

  1. Vedi p. 132. 133.
  2. Tum pernix Ligur, et sparsi per saxa Vagienni. Sil. viii. 607
  3. Auct., De Mirb. p. 1158.
  4. Strabo iv. p. 139; Diodor. v. 39.