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10 CAPO XVIII.

preponderante forza dei Galli. Dalla parte bensì di ponente l’Etruria propria continuò ad aver per confine la Liguria con limiti poco certi: per la qual cosa i Liguri, feroci per natura, non si stettero mai da questa banda in pace, ed ora in un tempo, ora nell’altro rompevano, secondo fortuna, nel territorio etrusco, con animo di recuperare il perduto1. È molto verisimile che gli Etruschi fondassero quivi Luni non meno a fronteggiare co’ Liguri, che a mantenersi senza impedimento il possesso del golfo della Spezia, principalissimo porto: sicchè mai sempre il breve spazio tra questo golfo e l’Arno fu campo di frequenti aspre contese, per le quali l’acque della Magra vedeansi tinte del sangue dei guerreggianti Liguri e Toschi. Se pure all’ire antiche non s’aggiungea anco gelosia di mestiere, per concorrenza di navigazioni e di prede in sullo stesso mare Tirreno: massimamente dappoichè i lidi della Corsica si trovarono occupati in parte da generazioni di Liguri, e in parte dagli Etruschi. L’uso della lingua etrusca s’estendeva non pertanto da questo lato ne’ monti all’occidente del golfo2, il che prova non dubbiamente che il dominio etrusco vi sovrastava a quello de’ Liguri stessi. Etruschi e Liguri

  1. Secondo Licofrone (1356), che teneva i Tirreni per Lidj, Pisa sarebbe stata in suolo ligure. I confini furono sempre incerti da questo lato pe’ geografi (Mela II. 4.); ma poetizzava Euripide ponendo l’isola di Circe, o il Capo Circello, nella Liguria. Troad. 437.
  2. Vedi p. 123.