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LIV AI CORTESI

gonsi sui vasi della stessa fabbrica (Annal. dell’ Inst. Archeol. T. I, tav. V, 5, p. 370; Lewesow, Verzeichniss, n. 855), per nulla dire di Saffo, di Alceo e di Anacreonte che veggonsi raffigurati sopr’altri vasi trovati in Sicilia e in Etruria (Catal. du cabinet de M. Durand, nn. 423, 424, ec.).

Di più oltre dottissime annotazioni potremmo arricchire questa Prefazione se giunto ne fosse in tempo di farne uso l’ultimo brano della Memoria del ch. Accademico Parigino che promise di pubblicare nel Journal des Savants del corrente anno 1836. Però ne facciam avvertiti i cortesi Lettori, affinchè se piacerà loro di giovarsene, ricorrano a quell’accreditato Giornale, fonte rigogliosa di sublime recondita erudizione.

Gli studi severi fatti da tre uomini di chiara fama sull’opera dell’illustre Micali, ornamento e decoro dell’italiana letteratura, sono il miglior elogio che per noi far poteasi di lui e della benemerita sua fatica. Né per verun altro motivo ne piacque di qui recare delle dotte loro elucubrazioni parecchi brani, se non perchè diffondendosi da’ nostri torchj la Storia degli antichi popoli d’ Italia in maggior nu-