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336 CAPO XVII.

quell’Erennio Ponzio sannite, uomo sì prudente, che in sua gioventù avea conversato in Taranto con Archita e Platone1, non fosse egli stesso ammaestrato nelle pitagoriche dottrine. Grandemente abbiamo da deplorare la perdita de’ libri politici, che intorno alle città degli Italioti scrissero Aristotile e Teofrasto: privi affatto per mala sorte di tanta luce, ci bisogna adunque star contenti a pochi fatti, ed a considerazioni generali, anzichè a documenti di maggior rilievo dati fuori dalla sapienza antica.

  1. Cicer., de Senect. 12.

FINE DEL TOMO PRIMO