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CAPO XVII. 325

Pestano, dove edificarono Elea, là presso al fiume Aleuto1.

Queste colonie, le più notabili di tutta la riviera italica, ebbero adunque certa origine e cominciamento intorno il primo e secondo secolo dell’era romana. Nacquero povere ed umili, ma piene di vigore: onde crebbero straordinariamente e in breve tempo di popolazione, non tanto per il sano godimento della libertà sotto un cielo beato, quanto per le successive migrazioni d’altri individui e di famiglie della travagliata Grecia, che qua venuti a porto ottennero dai primi fondatori qualche dritto secondario di cittadinanza, e qualche porzione del terreno. Ma principalmente gli Achei largheggiando della città cogli estranei2, senza distinzione di sangue, pervennero più prestamente che i Dorj e gl’Ionj a conseguire nelle colonie forza e potenza. Le relazioni dell’antichità circa la straordinaria popolazione di Sibari e di Crotone possono, è vero, trovarsi non poco esagerate3: ma qualvolta si considera che le colonie dell’unione Americana quando vivean soggette non avevano due milioni d’abitanti, ed oggidì ne contano dodici e più milioni, questo solo fatto ci debbe persuadere, che anche le prime colonie greche, piantate in terra sì ferace, han dovuto crescere smisuratamente, e sempre più aumentarsi di

  1. Herodot. i. 167.; Antioch. ap. Strab. vi. p. 174. — Ol. lxi. a. c. 533.
  2. Polyb. ii. 38.
  3. Diodor. v. 9.; Scymn. 340. et al.