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256 | CAPO XIII. |
sanniti per diversa via tragittò il fiume Silaro, e distendendosi inverso al mezzogiorno vi diede origine alla forte nazione dei Lucani. Laddove i Frentani, popolo ugualmente sabello, pare che fin dal principio della grande migrazione sabina, tenendo la via de’ Peligni e Marrucini, si ponessero nel più agiato territorio che si parava loro dinanzi tra le bocche dei fiume Aterno e del Frentone1.
La discendenza dei Sanniti, Irpini, Lucani e Frentani dalla Sabina è uno de’ fatti più certi delle nostre istorie. Ma in qual tempo avvennissero coteste migrazioni di popolo, ella è una circostanza al tutto ignota, nè dobbiamo mai sperare di saperla da senno. Che però la propagazione dei Sabini nell’Italia meridionale sia seguita intorno al 300 di Roma2, non può ammettersi con ragionevole fondamento: poichè un’epoca sì bassa è non tanto repugnante alla qualità del fatto, quanto incompatibile con tutto insieme il tenore della storia antica. Noi crediamo per lo contrario, che lo stabilimento dei Sanniti debba aversi per un evento collegato di sua natura cogli altri successi di sopra narrati, e massimamente con la cacciata o fuga dei Siculi; il qual gravoso accidente, posto nell’ordine dei tempi circa all’epoca troiana, fu anche principale cagione degli scorrimenti che tramutarono molte genti paesane di luogo a luogo, cambiandone l’essere e il nome3.