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108 CAPO VII.

alle incertezze della cronologia tecnica), sarebbe accaduta cinquecento anni in circa avanti la fondazione di Roma. E questa rovina fu anche il principio della potenza etrusca. Sicchè non parrà poco notabile corrispondenza di tempo, che gli annali toschi, scritti nell’ottavo secolo della nazione, cominciassero l’era degli Etruschi quattrocento trentaquattro anni prima di Roma1. Non si vuol fondare in questo suppositivo ragguaglio d’età nessuna prova istorica; ma è fatto certo, che fino da remotissimi tempi il popolo etrusco, di già gagliardo in sull’armi, progrediva di passo in passo a maggior fortuna. Ben dunque, come si ricava da Livio2, di molto innanzi all’impero romano s’avanzarono gli Etruschi attraverso l’Appenino superiore sin dove giungono le campagne bolognesi e ferraresi ed il Polesine: donde poi si distesero per l’adiacente pianura tra l’Appennino e l’Alpi. Errerebbe tuttavia di molto chi credesse che quest’ampio spazio di paese avesse in allora l’aspetto florido e dovizioso, che oggidì rimiriamo nella medesima contrada. Perocchè la natura del suolo di Lombardia mostra ad evidenza, che nella sua total superficie, dove corsero senza freno acque veloci e torbide, si ritrovavano moltissimi luoghi paludosi, lotosi ed acquidosi, che l’arte sola e la perseveranza umana han potuto rendere abitabili e colti3. Quindi

  1. Varro ap. Censorin. 17.
  2. Ante romanum imperium. Liv. v. 33.
  3. Vedi appresso cap. xvii.