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CAPO V.


Siculi e loro passaggio in Sicilia:

vicende degli Umbri


Primi abitatori e coltivatori della penisola furono senza dubbio per la priorità di tempo le razze stesse del natio paese, ben riconosciute e mentovate tutte volte dagli antichi sotto il nome energico di Aborigeni o sia di paesani1. Dessi sono da un lato all’altro il tronco della originaria popolazione italica, nel suo primiero stato di unione sociale: e come tali cessano ovunque di esistere allora che le tribù loro vaganti, avanzandosi in civiltà, si ristrinsero in corpi separati, ma sempre affini, che di poi formarono altrettanti popoli civili, tra se distinti per territorio, non men che per grado e per nome. Fra queste primitive nazioni indigene sono da noverarsi principalmente gli Umbri, gente antichissima, la qual s’elevò a gran potenza, e crebbe soprattutto delle rovine dei Siculi. Chi fossero questi Siculi o Siceli2, da cui han principio le più antiche rivoluzioni dell’Italia toccate brevemente dagli storici, è sempre argomento di grande controversia. Nè par che l’audacia della divinazione filologica voglia per ancora stancarsi di nuove, e vie più inviluppate, se non repugnanti ipotesi. Non s’avvisando i men cauti che il passato si trova, ma non s’inventa.

  1. Vedi sopra p. 18
  2. Σικελοὶ; Siculi