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210 trattato della superbia.

santo padre raccese1 il fuoco: intorno al quale sedendo questa diavola, e egli appresso di lei, ora isbavìgliando, ora prostedendo2 le braccia, e mostrando le gambe e i piedi al fuoco, dicea con3 parole dolci e soavi di suo stato, e domandava lui quanto tempo era stato in quello diserto, e perché con tanta penitenzia s’affliggea; e colle parole, alquanto sorridendo, gittava inverso il servo di Dio un pudico isguardo; e parlando d’una cosa e d’altra parole piacevoli, come la diabolica malizia colla lingua femminile sapea acconciare, a poco a poco verso di lui si venía appressando; e toccando l’aspro mantello e la cocolla ruvida, ora le mani e le braccia, per la grande etade e per la lunga astinenza vizze e magre e fredde, porgeva le mani insino al petto e alla bianca barba. Averesti veduto quello male arrivato parere contento di ciò ch’ella facea e dicea, e aspettare ch’ella facesse ancora più innanzi. E non andando per tutte le parole,4 la innata concupiscienzia, che nella vecchia carne e nell’ossa aride era addormentata, si cominciò a svegliare; e la favilla quasi spenta si riaccese in fiamma; e le frigide membra, che come morte giacevano in prima, si risentirono con oltraggioso orgoglio.5 Il misero, combattuto dentro, e di fuori intorno intorno assediato, e non veggendo né ingegnandosi di vedere suo iscampo, come già preso e legato, s’arrendè; e consentendo di fare il peccato, istese le mani e le braccia per abbracciare quella figura fantastica: la quale súbito sparì, e più nolla rivide. Rimase costui confuso e scornato, e grande moltitudine di demonii su

  1. Accese, nelle stampe più antiche.
  2. Così nel Codice nostro. Anche per quel famoso verso di Dante,
    Ove lasciò li mal protesi nervi,
    troverebbe chi nei manoscritti cercasse, la variante sinonima: mal prostesi.
  3. Lo stesso aggiunge qui: lui; e invece di soavi ha suave.
  4. Andare per tutte le parole, per Dire o narrare le circostanze tutte e i minuti particolari di un fatto, è frase ben degna che i fraseologi ne faccian tesoro.
  5. Il Testo: con oltraggio orgoglioso.