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l'altro viaggio 373

Erifile, che paiono contrastare a questo concetto che la superbia sia l’apostatar da Dio. Ma a ogni modo Ciro uccise a tradimento, Erifile tradì il suo marito: sono più traditori che superbi; cioè, sono superbi perchè traditori.

E si deve notare che anche per questo rispetto delle figurazioni del vizio punito, il Poeta si contiene diversamente, secondo che tratta dei peccati di amor del bene o di amor del male; così, come riguardo la pena che è proporzionalmente uguale o simile in questi, e in quelli è affatto indipendente. Ed è ragione. Bisogna ricordare lo Stige che diviene Flegetonte e Cocito, e la lonza che sparisce avanti il leone, come il leone avanti la lupa, e la corda che se alcun si scinge,1 divien preda del diavolo della malizia, e simili concetti. La lussuria, gola e avarizia sono, sì, mali in sè, ma peggiori ne generano. Quindi gli esempi nelle cornici di quei peccati sono piuttosto di questi mali peggiori, che di quelli minori. Ma oltre Cocito più non si dismonta, o meglio, dopo Dite, si hanno di quei peccati che possono poco più crescere e differir l’un dall’altro e che sono quasi ugualmente insanabili, perchè hanno il Gorgon. Ebbene gli esempi in queste cornici sono del proprio male d’ognun de’ tre peccati. Abbiamo visto per la

  1. Il nodo che Virgilio fa, può aver riscontro nel «vincolo ferreo» di Rich. de S. Victore de er. hom. int. 25: «quando la mente depravata comincia a piegarsi a tali infimi beni... avviene che non possa più frenar l’appetito dell’amor di quelli». Perciò la mente depravata è legata tra l’erba della terra da una specie di «vincolo di ferro». Il medesimo (29) ha: «il dominio dei vizii a poco a poco ammollisce l’anima e via via la spinge al peggio». Vedi più su a pag. 141 segg.