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54 Sonetti del 1831


LA GUITTARÌA.[1]

1.

cacaritto a cacastruppini.

     Guitto[2] scannato,[3] e cche!, nun te conoschi
D’èsse ar zecco,[4] a la fetta[5] e a la verdacchia?[6]
Stai terra-terra come la porcacchia,[7]
Abbiti a Ardia[8] in casa Miseroschi.

     Ha spiovuto,[9] sor dommine, la pacchia[10]
D’annà in birba,[11] fr..à, e gguardacce loschi.[12]
Me arrubbi er manichetto a Ppuggnatoschi![13]
Maggni a bbraccetto,[14] e bbatti la pedacchia.[15]

     De notte all’Osteria de la Stelletta,[16]
De ggiorno ar Zole;[17] e cquer vinuccio chiaro[18]
Che bbevi, viè a stà un c....[19] a la fujjetta.[20]

     Mostri ’na chiappa, un gommito e un ginocchio;
E chi tte vò, fa ccapo all’amidaro
A li Greghi,[21] a l’inzegna der pidocchio.[22]

Morrovalle, 26 settembre 1831.


  1. Miseria.
  2. Miserabile.
  3. Senza danari.
  4. Essere in secco.
  5. Essere a la fetta: vivere assegnato per povertà.
  6. Essere al verde, rovinato. [Ma verdacchia, propriamente, è una grossa susina, bislunga, ovale e di color verde.]
  7. Erba porcellana. [Ma si veda la nota 7 del sonetto: La mutazzion ecc., 12 genn. 47.]
  8. Ardea, antica città del Lazio. Essere ad Ardea: ardere: [non aver l’impronta d’un quattrino].
  9. È finito.
  10. Il comodo.
  11. Andare in tresca o in cocchio.
  12. Guardarci bieco.
  13. Poniatovski dicevasi in Roma Pugnatoschi.
  14. Mangiare a braccetto, a braccio: ci- barsi magramente e senza neppure apparecchio di mensa.
  15. Pedacchia, via di Roma. Batter la pedacchia: andare a piedi.
  16. Dormire alla bella stella, vale: “allo scoperto.„ [Ma s’intende che l’Osteria della Stelletta esisteva realmente. Come esisteva ed esiste il cognome Miseroschi del quarto verso.]
  17. Altra osteria di Roma. Metafora consimile.
  18. Acqua.
  19. Nulla.
  20. [Foglietta, la misura più comune del vino, e che conteneva poco più di mezzo litro.]
  21. Essere all’amido, all’amidaro: esser fallito. Presso la Chiesa di S. Anastasio dei Greci era un mercante di amido.
  22. Pidocchio. Si prende per simbolo di miseria.